Dopo il pacchetto di misure da 25 miliardi di euro del Decreto “Cura Italia”, il Governo con il “Decreto Rilancio” stanzia ulteriori 155 miliardi per avviare la Fase 2 dell’economia italiana che dovrà affrontare la crisi senza precedenti innescata dalla pandemia del Covid-19 e sostenere la ripresa del Paese.
Il Decreto Rilancio contiene misure imponenti, per un importo complessivo vicino ai 100 miliardi di euro, volte a garantire liquidità e sostegno alle imprese italiane, per assicurarne la tenuta nel periodo dell’emergenza e favorirne il rilancio nel momento della ripresa. Particolare attenzione è stata dedicata alle imprese più piccole ed alla difesa dei posti di lavoro, accompagnando questi sforzi al tentativo di indirizzare la ripartenza dell’economia lungo sentieri virtuosi di investimento, innovazione, individuazione di nuovi indirizzi strategici, crescita dimensionale.
Sono previsti anche interventi dello Stato nel capitale delle imprese, attivati solo se necessario, se richiesti dalle imprese stesse e senza l’assunzione di quote di controllo, con l’obbiettivo di preservare la stabilità operativa e societaria del nerbo produttivo del paese, presidiare i settori strategici e contribuire ad un complessivo rafforzamento della struttura industriale.


Le principali misure di sostegno alle imprese
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
Sono stati stanziati 6 miliardi di euro per contributi a fondo perduto a favore di società e imprese individuali.
Il contributo verrà erogato dall’Agenzia delle Entrate e sarà parametrato al calo del fatturato del mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese del 2019, se superiore al 33%.
Il contributo minimo sarà di 2.000 euro per le società e di 1.000 euro per l’impresa individuale, che potrà cumularlo con il bonus INPS. L’ammontare dell’importo erogato sarà, quindi, pari:
- al 20% per le imprese con fatturato fino a 400 mila euro;
- al 15% per le imprese con fatturato tra 400 mila euro e fino a 1 milione di euro;
- al 10% per le imprese con fatturato da 1 a 5 milioni di euro.

CREDITO DI IMPOSTA PER L’ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
E’ previsto un nuovo credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, riconosciuto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni in luoghi aperti al pubblico (bar, ristoranti, alberghi, teatri, etc.), alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo del settore.
Saranno ammissibili spese relative a:
- interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19, ivi compresi quelli edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense,
- interventi necessari per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni,
- acquisto di arredi di sicurezza,
- investimenti in attività innovative, ivi compresi quelli necessari ad investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e per l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.
Il bonus sarà concesso nella misura del 60% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 80.000 euro per beneficiario. L’agevolazione è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese ed è possibile cedere il credito anche ad altri soggetti, compresi gli intermediari finanziari.
Successivi Decreti Ministeriali definiranno le modalità di fruizione del credito di imposta.

CREDITO DI IMPOSTA PER LA SANIFICAZIONE E L’ACQUISTO DI MASCHERINE E DPI
Il bonus fiscale è riservato a soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, enti non commerciali, enti del Terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti.
Sono ammissibili al credito d’imposta le spese sostenute nel 2020 per:
- La sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e istituzionale e degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività;
- L’acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;
- L’acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
- L’acquisto di dispositivi di sicurezza quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione;
- L’acquisto di dispostivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione.
Il bonus è pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 e potrà essere pari ad un massimo di 60.000 euro per beneficiario.
Un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate stabilirà i dettagli applicativi.

INCENTIVI ALLE IMPRESE CON RISORSE INAIL
Al posto del bando ISI Inail 2019 è introdotto un incentivo destinato alle imprese per l’acquisto di:
- apparecchiature/attrezzature per l’isolamento/distanziamento dei lavoratori (tra loro e rispetto ad utenti/soggetti esterni), compresa l’installazione;
- dispositivi elettronici/sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
- dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.
L’importo massimo concedibile è pari a 15.000 euro per le imprese fino a 9 dipendenti, 50.000 euro per le imprese da 10 a 50 dipendenti, 100.000 euro per le imprese con più di 50 dipendenti.
Gli aiuti non sono cumulabili con gli altri benefici, anche di natura fiscale, aventi ad oggetto i medesimi costi ammissibili.
La gestione dell’incentivo sarà affidata ad Invitalia.

CREDITO DI IMPOSTA SUGLI AFFITTI COMMERCIALI
A imprenditori, artigiani e professionisti, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e che, a causa dell’inattività, abbiano avuto un calo di fatturato superiore al 50% nel mese di aprile 2020, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di affitto di immobili a uso commerciale, per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Per le strutture alberghiere, lo stesso credito viene invece concesso indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente.
Oltre che in compensazione, il credito potrà essere ceduto anche al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

INCENTIVI PER AUMENTI DI CAPITALE DELLE IMPRESE
Per favorire la ricapitalizzazione delle imprese è stato introdotto un sistema di agevolazioni fiscali e di misure di sostegno finanziario dirette a incentivare il rafforzamento delle società, che si trovano in difficoltà per le conseguenze economiche e finanziarie causate dal Covid-19.
La misura si rivolge a quelle imprese che fatturano tra 5 e 50 milioni di euro all’anno e che hanno registrato nei mesi di marzo e aprile 2020 una diminuzione di oltre il 33% rispetto al fatturato dello stesso periodo dell’anno precedente.
In particolare, se l’aumento di capitale è effettuato entro il 31 dicembre 2020, le persone giuridiche e le persone fisiche che versano il capitale potranno infatti usufruire della deducibilità o detraibilità di un importo pari al 20% della somma investita nel capitale sociale. L’investimento massimo detraibile/deducibile non può comunque essere superiore a 2 milioni di euro e va mantenuto almeno fino al 2023. L’aumento di capitale minimo è pari a 250 mila euro.
A queste agevolazioni è collegato un credito di imposta a favore della società che fa l’aumento di capitale.
Per sostenere ulteriormente la patrimonializzazione delle imprese, è istituito inoltre un apposito Fondo per il Patrimonio PMI finalizzato a sostenere investimenti e liquidità delle aziende mediante l’intervento dello Stato con l’acquisto di obbligazioni e titoli di debito delle società.
I fondi saranno gestiti da Invitalia, cui si aggiungono gli strumenti che Cassa Depositi e Prestiti metterà in campo per sostenere le imprese con più di 50 milioni di fatturato, mediante forme di compartecipazione nel capitale sociale.

SOSTEGNO ALLE START UP INNOVATIVE
Sono stati stanziati 200 milioni di euro aggiuntivi al Fondo per il Venture Capital per sostenere investimenti nel capitale di rischio di startup e PMI innovative e altri 80 milioni di euro per garantire finanziamenti agevolati mediante il programma Smart&Start. Il programma amplia il suo raggio di azione, estendendo gli aiuti anche alle fasi successive all’avvio della startup.
Introdotta anche una nuova detrazione all’Imposta sui Redditi delle persone fisiche, pari al 50% della somma investita nel capitale sociale di startup e PMI innovative.
Anche allo scopo di incentivare studi e sperimentazioni utili per fronteggiare l’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19, è raddoppiato il credito d’imposta sulle attività di ricerca, sviluppo e innovazione in favore di startup e PMI innovative.
Vengono infine concessi contributi, pari a 20 milioni di euro complessivi a fondo perduto, per l’acquisizione di servizi forniti da soggetti operanti nel campo dello sviluppo di imprese innovative, come gli incubatori, a cui si aggiungono le ulteriori risorse, del valore di 40 milioni di euro, destinate a interventi per la tutela e la valorizzazione della proprietà industriale, di marchi e brevetti.

FONDO PER L’INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Per sostenere la ricerca e la sperimentazione è stato pertanto creato il nuovo Fondo dedicato al trasferimento tecnologico, che dovrà creare una solida e stabile connessione tra il mondo produttivo e quello della ricerca, con l’obiettivo di garantire un adeguato livello di trasferimento tecnologico alle imprese.
Il Fondo avrà a disposizione una dotazione iniziale pari a 500 milioni di euro per l’anno 2020 e verrà gestito dalla prima fondazione italiana interamente dedicata al trasferimento tecnologico, Enea Tech, che dovrà favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e nello svolgimento di attività di progettazione, coordinamento e stimolo alla ricerca e allo sviluppo.
Ciò consentirà di disporre di un’offerta di soluzioni tecnologicamente avanzate, processi e prodotti innovativi, consulenze tecnico-scientifica, attività di formazione, nonché attività di supporto alla crescita delle start up ad alto potenziale innovativo.

FIRST PLAYABLE FUND
È istituito presso il MiSE il First Playable Fund diretto al sostegno della produzione italiana di prodotti multimediali, adeguando anche il nostro Paese a quanto già è stato fatto in tutti i principali paesi europei e del mondo.
Il fondo concede contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e fino a 200 mila euro a prototipo.
Tramite questo fondo le imprese del settore dell’intrattenimento digitale potranno presentare i loro progetti di sviluppo a editori o investitori per ottenere finanziamenti necessari per la successiva produzione del prodotto finale e della sua distribuzione sul mercato internazionale.

IMPRESA 4.0
È stato prorogato al 31 dicembre 2020 il termine per la consegna dei beni strumentali oggetto del super ammortamento.
Migliaia di imprese e professionisti potranno pertanto beneficiare dell’incentivo fiscale anche se non riusciranno a ricevere, a causa del lockdown, la consegna del bene entro il 30 giugno, così come previsto dalla normativa vigente prima della proroga disposta con il decreto Rilancio.

ECOBONUS AL 110% NEL SETTORE EDILIZIO
Per il riavvio del settore strategico dell’edilizia è stato previsto l’innalzamento al 110% delle detrazioni per le ristrutturazioni legate all’Ecobonus e al Sismabonus, ampliando la platea dei possibili beneficiari degli interventi e garantendo una forte leva agli investimenti.
Saranno agevolati gli interventi di isolamento termico delle facciate e delle coperture (come ad esempio la coibentazione degli involucri dell’edificio, cd. cappotto termico), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con tecnologie di ultima generazione quali caldaie a condensazione o a pompa di calore, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici, di microcogenerazione e di geotermia.
Coloro i quali effettueranno i predetti interventi potranno accedere alla detrazione del 110% anche sugli altri interventi di efficientamento energetico, quali ad esempio l’installazione di infissi isolanti, schermature solari e sistemi di domotica.
L’incremento della detrazione al 110% garantisce, in particolare, una completa remunerazione delle spese sostenute per l’intervento, compresi i costi di attualizzazione dovuti alla possibilità di beneficiare del bonus in dieci rate annuali di pari importo. Viene, inoltre, data la possibilità di cedere il credito anche a
intermediari finanziari, in modo da favorire la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio in ottica ecosostenibile anche per coloro che non hanno disponibilità di spesa immediata.

CANCELLAZIONE SALDO E PRIMO ACCONTO IRAP
Con 4 miliardi di euro si è intervenuti nella direzione di una netta riduzione delle tasse per le imprese.
Sono stati infatti cancellati il saldo e il primo acconto da versare a giugno per l’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), per tutte le imprese con fatturato annuo fino a 250 milioni di euro.

PAGAMENTO DEBITI DELLA PA
Sono stati stanziati 12 miliardi di euro per il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali, delle regioni e delle province autonome alle imprese.
Si tratta di una misura molto attesa, che permetterà a imprese e professionisti di ricevere finalmente il pagamento dei crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.

RIDUZIONE ONERI DI SISTEMA DELLE BOLLETTE ELETTRICHE
Per supportare le piccole e medie imprese nella ripresa delle loro attività è stato previsto un taglio del costo fisso delle bollette elettriche per il 2020, attraverso una riduzione degli oneri generali di sistema.
La misura dispone subito di 600 milioni di euro e si rivolge a quelle utenze non domestiche allacciate in bassa tensione.
Gli oneri di sistema sono quei costi contenuti nelle bollette per coprire le spese generali del sistema elettrico e che hanno pesato sugli italiani per circa 13 miliardi di euro nel 2018, circa il 25% del costo totale delle bollette.
Per le piccole e medie imprese in bassa tensione, in particolare, gli oneri generali di sistema incidono sul costo della bolletta elettrica per circa il 30% della spesa generale.
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