Decreto Rilancio: contributi a fondo perduto per le imprese

Decreto Rilancio
Contributi a fondo perduto perduto per le imprese e strumenti per startup e pmi innovative

SOSTEGNO ALLE IMPRESE DANNEGGIATE DAL COVID-19

Il “Decreto Rilancio” approvato il 13 maggio stanzia 6,2 miliardi per trasferimenti a titolari di reddito d’impresa, di lavoro autonomo, di reddito agrario e partite Iva, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, che non hanno cessato l’attività prima del 31 marzo 2020.

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato di aprile 2020 sia sceso di almeno il 33% rispetto a quello di aprile 2019 e a chi abbia iniziato l’attività a partire dal primo gennaio 2019. L’ammontare del contributo è calcolato applicando una percentuale alla differenza fra il fatturato di aprile 2020 e aprile 2019:

  • 20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro
  • 15% per soggetti con ricavi o compensi compresi fra 400.000 e 1 milioni di euro
  • 10% per i soggetti con ricavi o compensi fra 1 e 5 milioni di euro

Il contributo minimo, che verrà erogato a giugno dall’Agenzia delle Entrate e non concorrerà alla formazione della base imponibile, è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

MISURE RIVOLTE A PMI E START UP INNOVATIVE

Il Decreto Rilancio prevede le seguenti misure rivolte alle start up innovative:

  • rifinanziamento con 100 milioni di euro dell’intervento “Smart & Start Italia”;
  • incremento di 200 milioni di euro al “Fondo di sostegno al venture capital” per sostenere investimenti nel capitale di start up e PMI innovative;
  • stanziamento di 10 milioni per  facilitare l’incontro tra le imprese e gli ecosistemi per l’innovazione, nella forma di contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi forniti da incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels;
  • nell’ambito della disciplina del credito d’imposta per la R&S, le spese per contratti di ricerca extra-muros commissionati a start-up innovative, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare.
  • Per incentivare la raccolta di capitale per quelle start-up e PMI innovative che ancora hanno valori della produzione ridotti, viene introdotto un regime fiscale agevolato rivolto esclusivamente alle persone fisiche che investono in startup o in PMI innovative, con una detrazione d’imposta pari al 50% della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più start-up innovative direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio. L’investimento massimo detraibile non può eccedere, in ciascun periodo d’imposta, l’importo di euro 100.000 e deve essere mantenuto per almeno tre anni.

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