Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Investimenti Sostenibili 4.0 2023

MIMIT Investimenti Sostenibili 4.0.
Agevolazioni per le piccole e medie imprese del Mezzogiorno

SETTORI Manifatturiero
SPESE FINANZIATE Macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie, programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui sopra. acquisizione di certificazioni ambientali, consulenze
BENEFICIARI Micro, piccole e medie imprese aventi sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna
TIPO DI AGEVOLAZIONE Contributo in conto impianti e finanziamento agevolato
APERTURA 18 ottobre 2023

PRESENTAZIONE

La misura “Investimenti sostenibili 4.0” è una continuazione del bando precedente del 10 febbraio 2022 ed è parte del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027. L’obiettivo è sostenere le piccole e medie imprese delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) nel processo di transizione verso il paradigma del Piano Transizione 4.0. Ciò avviene incentivando investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano largo uso delle tecnologie digitali. Le agevolazioni sono concesse e erogate alle imprese che presentano programmi di investimento conformi ai principi di tutela ambientale e con elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0. Si dà priorità ai programmi che contribuiscono agli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea e a quelli che promuovono la transizione verso l’economia circolare o migliorano la sostenibilità energetica dell’impresa.

La dotazione finanziaria totale della misura è di 400 milioni di euro. Inoltre, il 25% di tale finanziamento è riservato ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

SOGGETTI BENEFICIARI

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Essere regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel registro delle imprese.
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
  • Non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, con alcune deroghe per le microimprese e piccole imprese secondo le norme sugli aiuti.
  • Trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese, oppure aver presentato almeno due dichiarazioni dei redditi per imprese individuali e società di persone.
  • Essere in regola con le normative vigenti in materia di edilizia e urbanistica, lavoro, prevenzione degli infortuni e salvaguardia dell’ambiente, oltre a essere in regola con gli obblighi contributivi.
  • Avere restituito eventuali somme dovute a seguito di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.
  • Non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento.

Sono consentite le attività manifatturiere, ad eccezione di alcune attività collegate a settori soggetti a limitazioni imposte dalle normative europee di riferimento. Questi settori includono la siderurgia, l’estrazione del carbone, la costruzione navale, la fabbricazione di fibre sintetiche, i trasporti e le relative infrastrutture, la produzione e distribuzione di energia e le infrastrutture ad essi correlate. Inoltre, non sono ammesse le attività di investimento che potrebbero causare un danno significativo agli obiettivi ambientali stabiliti a livello europeo e non rispettano il principio “Do No Significant Harm” (DNSH). In aggiunta, sono ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto del 15 maggio 2023.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Il bando finanzia programmi di investimento delle micro, piccole e medie imprese che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Devono prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti del piano Transizione 4.0, e il costo di tali tecnologie deve essere predominante rispetto ai costi totali ammissibili del programma.
  • Devono essere finalizzati all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione per ottenere nuovi prodotti o a un cambiamento fondamentale nel processo di produzione di un’unità esistente, o alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
  • Devono essere realizzati in unità produttive localizzate nelle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
  • Le spese ammissibili devono essere comprese tra 750 mila euro e 5 milioni di euro, o al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, o dell’ultima dichiarazione dei redditi per imprese individuali e società di persone.
  • Devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e devono avere un termine di ultimazione entro 18 mesi dalla data di approvazione delle agevolazioni.

Inoltre, per i programmi con un alto contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione che concedono un punteggio aggiuntivo nell’ambito della valutazione dell’istanza per l’accesso alle agevolazioni. Premialità simili sono riconosciute per i progetti che contribuiscono agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nonché per le PMI che aderiscono a sistemi di gestione ambientale o efficienza energetica o possiedono una certificazione ambientale di prodotto.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, riguardanti l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali. Queste spese comprendono:

  • Macchinari, impianti e attrezzature.
  • Opere murarie, fino al 40% del totale dei costi ammissibili.
  • Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui sopra.
  • Acquisizione di certificazioni ambientali.

Inoltre, la misura ammette, nei limiti stabiliti dall’articolo 18 del Regolamento GBER, le spese per i servizi di consulenza. In particolare, sono ammesse:

  • Spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione delle tecnologie abilitanti elencate nell’allegato 1 del decreto 15 maggio 2023, fino al 5% dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui sopra (lettere a) e c)).
  • Spese relative ai servizi di consulenza finalizzati alla definizione della diagnosi energetica, per l’efficientamento energetico dell’unità produttiva oggetto delle misure, fino al 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i programmi.

AGEVOLAZIONE CONCESSA

Le agevolazioni sono concesse come contributo in conto impianti e finanziamento agevolato, coprendo una percentuale massima del 75% delle spese ammissibili.

Nel dettaglio:

  • Per le imprese di micro e piccola dimensione, l’agevolazione copre il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili come contributo in conto impianti e il 25% delle medesime spese come finanziamento agevolato.
  • Per le imprese di media dimensione, l’agevolazione copre il 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili come contributo in conto impianti e il 35% delle medesime spese come finanziamento agevolato.

TEMPISTICHE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le richieste per accedere alle agevolazioni saranno valutate attraverso una procedura di sportello, basata su un processo di valutazione e devono essere presentate esclusivamente online, utilizzando l’apposita procedura informatica sul sito web di Invitalia a partire dal 18 ottobre 2023.

La presente scheda ha solo scopo informativo. Zenit Project Lab Srl declina ogni responsabilità in caso di errori o lacune. I contenuti della scheda potranno essere oggetto di aggiornamento e approfondimento senza periodicità prestabilita. Per qualsiasi chiarimento e approfondimento potete contattarci all’indirizzo email info@zenitprojectlab.it.