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Bando TOCC – Transizione ecologica organismi culturali e creativi

SETTORI Musica, Audiovisivo e radio, Moda, Architettura e Design, Arti visive, Spettacolo dal vivo e Festival, Patrimonio culturale materiale e immateriale, Artigianato artistico, Editoria, libri e letteratura.
SPESE FINANZIATE impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, servizi specialistici, beni immateriali, opere murarie, spese di capitale circolante (materie prime, materiali di consumo, semilavorati, prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, prestazione di servizi, assunzione di nuovo personale).
BENEFICIARI micro e piccole imprese, società cooperative, associazioni non riconosciute, fondazioni, organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, enti del terzo settore
TIPO DI AGEVOLAZIONE Contributo a fondo perduto
SCADENZA 12 luglio 2023

PRESENTAZIONE

L’Avviso, promosso dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Creatività Contemporanea) e gestito da Invitalia, è inserito nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione europea – Next generation Eu, nello specifico Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3, Investimento 3.3.

Il bando  mette a disposizione 19 milioni di euro e prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per promuovere l’innovazione e la progettazione ecocompatibile. Il contributo è destinato a finanziare attività, progetti o prodotti volti a contribuire all’azione per il clima, coniugando design e sostenibilità, orientando il pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti della natura e dell’ambiente. 

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono presentare domanda di finanziamento: 

  • le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile; 
  • le associazioni riconosciute e non riconosciute
  • le fondazioni;
  • le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit
  • gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii. 

Tutti i Soggetti così individuati devono operare nei settori e negli ambiti di intervento ammessi dal bando e di seguito indicati:

  • Musica; 
  • Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • Moda;
  • Architettura e Design; 
  • Arti visive (inclusa fotografia); 
  • Spettacolo dal vivo e Festival;
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
  • Artigianato artistico;
  • Editoria, libri e letteratura; 
  • Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

I soggetti realizzatori, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i seguenti requisiti:

  • risultare costituiti al 31/12/2021
  • essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente; 
  • essere iscritti, ove previsto, ai Registri regionali di pertinenza o al Registro delle persone giuridiche presso le Prefetture, o agli altri registri equivalenti; 
  • essere iscritti o in corso di iscrizione, nel caso degli Enti del Terzo Settore (ETS), al RUNTS (Registro Nazionale del Terzo Settore) o, nelle more del perfezionamento della suddetta iscrizione, a un registro equivalente; 
  • risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria; 
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente; 
  • trovarsi in una situazione di regolarità contributiva; 
  • avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;
  • avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero; 
  • non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007. 

Le associazioni non riconosciute, inoltre, costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate, devono essere in possesso di un codice fiscale attribuito entro il 31/12/2021. 

I soggetti realizzatori potranno partecipare anche con progetti a rete. I soggetti in rete devono essere in numero minimo di tre e massimo di cinque. La rete dovrà essere formalizzata attraverso accordi di partenariato o altre forme contrattuali di collaborazione.  Ogni soggetto afferente alla rete dovrà presentare domanda di ammissione con il proprio progetto, che deve essere funzionalmente autonomo ancorché sinergicamente connesso con gli altri, nel rispetto degli obiettivi da conseguire attraverso la rete.  Ciascun soggetto facente parte della rete deve essere in possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alla misura.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Gli interventi sono finalizzati alla realizzazione di: 

  1. attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità, anche finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico verso tematiche ambientali; 
  2. strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale; 
  3. azioni di pianificazione strategica, organizzativa ed operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali, ivi compresi programmi di efficienza energetica; 
  4. prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente
  5. attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’ecodesign dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.

I progetti proposti possono avere un valore massimo di euro 100.000,00, al netto di IVA, ove questa non rappresenti un costo per il soggetto realizzatore, e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda. In ogni caso l’IVA dovrà essere tracciata separatamente.

La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e comunque tutte le attività dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2025. 

Il progetto potrà essere realizzato in riferimento ad una o più unità locali ubicate sul territorio italiano, anche diverse dalla sede legale.

I progetti presentati potranno fare riferimento a partnership con soggetti terzi, non partecipanti all’avviso come soggetti realizzatori, che facilitino il raggiungimento delle finalità indicate.

Fatto salvo quanto previsto relativamente agli interventi ammissibili e agli ambiti operativi a cui devono afferire i proponenti, affinchè gli interventi siano conformi agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare danno significativo” (DNSH), i progetti presentati dovranno escludere le seguenti attività: 

  • attività connesse ai combustibili fossili;
  • attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento;
  • attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico;
  • attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all’ambiente.

Tutti gli interventi devono essere in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo e alla transizione verde, coniugando design e sostenibilità, sensibilizzando e diffondendo consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale fra tutti i soggetti coinvolti nella filiera culturale e creativa.  Le attività previste dai progetti presentati dovranno essere altresì coerenti con la pertinente normativa ambientale dell’UE e nazionale.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, relative alle seguenti tipologie:

a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili (ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi) di ultima generazione, a basso impatto ambientale e finalizzati all’utilizzo del ciclo produttivo green. Le predette spese dovranno essere coerenti con gli elementi di verifica di cui alla guida operativa DNSH. 

b) servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’ordine di riferimento avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa. La perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i beni pluriennali oggetto di finanziamento e attestare la congruità del prezzo; 

c) opere murarie fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile (investimento e capitale circolante), per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali alla realizzazione del progetto, che saranno riclassificati nella lettera a) del presente articolo. 

I beni devono essere nuovi di fabbrica, non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature e devono consentire un efficientamento del processo produttivo/erogativo.

Non sono ammesse acquisizioni mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”, né beni acquisiti con contratti di leasing, né mediante commesse interne.

Sono, altresì, ammissibili, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile, purché strettamente funzionali al progetto finanziato:

  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo, purché strettamente funzionali al progetto finanziato e a basso impatto ambientale;
  • utenze relative all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
  • canoni di locazione relativi all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato;
  • prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto finanziato non rientranti direttamente nelle spese per servizi specialistici di cui al comma 1 lett. b), ma comunque connessi ad esigenze derivanti dalla realizzazione del progetto;
  • nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.

Non sono ammessi beni d’investimento e spese di capitale circolante acquistati da fornitori con cui intercorrano rapporti di controllo o collegamento societario o per via indiretta (parenti).

L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento. 

AGEVOLAZIONE CONCESSA

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% della spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000,00, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis. 

I contributi di cui al presente Avviso non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche rientranti nella definizione di aiuto di stato ai sensi degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea ivi inclusi gli aiuti de minimis di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013. 

TEMPISTICHE DI PRESENTAZIONE E MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande possono essere presentate al Soggetto gestore a partire dalle ore 12:00 dell’11 maggio 2023 e sino alle ore 18.00 del 12 luglio 2023 tramite il portale apposito di Invitalia.

Le agevolazioni del presente bando sono concesse sulla base di procedura a graduatoria. La valutazione delle domande si basa sui seguenti criteri di valutazione:

  • Efficacia ovvero capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi assegnati alla misura di riferimento nei tempi indicati; 
  • Utilità del progetto; 
  • Sostenibilità del progetto ovvero capacità del progetto di sostenersi nel tempo; 
  • Criteri premiali 

La presente scheda ha solo scopo informativo. Zenit Project Lab Srl declina ogni responsabilità in caso di errori o lacune. I contenuti della scheda potranno essere oggetto di aggiornamento e approfondimento senza periodicità prestabilita. Per qualsiasi chiarimento e approfondimento potete contattarci all’indirizzo email info@zenitprojectlab.it.